Dal potenziamento delle infrastrutture idriche alla riqualificazione energetica degli edifici, fino alle riforme per snellire le procedure. Quali sono le novità riguardanti gli interventi del PNRR in questi settori?

Quali sono le misure intraprese negli ultimi mesi dal Governo in merito alla gestione idrica e al settore delle costruzioni che coinvolgono i fondi messi a disposizione dal PNRR? Vediamole insieme.

Il punto sul PNRR e la gestione idrica

Il PNRR prevede 4,3 miliardi per il potenziamento del settore idrico nel suo complesso.

Tra le principali misure riguardanti la gestione idrica vediamo la realizzazione delle infrastrutture primarie e l’ammodernamento del sistema irriguo.

In questo periodo caratterizzato da una grave siccità, le risorse stanziate diventano di fondamentale importanza per definire misure al riguardo.

Le misure previste dal Piano sono principalmente quattro. Vediamole nel dettaglio.

1. PNRR e potenziamento delle infrastrutture idriche primarie

La prima riguarda 2 miliardi di euro destinati alle infrastrutture idriche primarie. Tra queste rientrano i nuovi invasi su tutto il territorio nazionale.

L'obiettivo primario è quello di garantire la continuità dell’approvvigionamento nelle aree urbane e in quelle irrigue attraverso la realizzazione di infrastrutture idriche primarie, nonché la qualità dell'acqua.

L’investimento vuole:

  • assicurare un miglioramento del sistemo idrico;
  • garantire la sicurezza dell’approvvigionamento dell'acqua;
  • garantire l’adeguamento e il mantenimento della sicurezza delle opere strutturali, nonché una loro maggiore resilienza nella situazione di crisi climatica in atto;
  • offrire il potenziamento, la manutenzione straordinaria e il completamento delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica primaria del Paese.

 

Quali sono le tempistiche?

Settembre 2023: scadenza per cui deve essere notificata l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici.

Marzo 2026: scadenza per cui dovranno essere realizzati gli interventi su 25 definiti sistemi idrici complessi.

2. PNRR e la riduzione delle perdite d’acqua

La seconda misura è quella che prevede 900 milioni di euro per la diminuzione delle perdite du acqua grazie a interventi di:

  • - riparazione;
  • - digitalizzazione;
  • - monitoraggio integrato.

I 900 milioni serviranno per la realizzazione di minimo 25.000 km di nuove reti per la distribuzione dell’acqua potabile.

Grazie all'introduzione di sistemi di controllo avanzati e digitalizzati sarà possibile ottimizzare la gestione delle risorse, riducendo le perdite idriche, soprattutto nel Mezzogiorno.

Il 35% delle condutture sono piuttosto vecchie essendo state costruite fra i 31 e i 50 anni fa e hanno livelli alti di dispersione dell’acqua.

La perdita media idrica è del 40% nella distribuzione per usi civili.

Entro settembre 2023 per tutti gli interventi finanziati dovranno essere definiti gli appalti pubblici.

3. PNRR e il sistema irriguo

La terza misura prevede più di 800 milioni di euro di investimenti dedicati al sistema irriguo nel settore agricolo e al suo potenziamento e ammodernamento, i cui bandi usciranno a fine dell’anno 2022.

A seguito dell'emergenza idrica causata dai cambiamenti climatici in atto, si è reso necessario rendere più resiliente l'agroecosistema.

Una maggiore, e più costante, disponibilità di acqua per l’irrigazione, l'ammodernamento dei sistemi di irrigazione, l'uso di tecnologie innovative: tutte azioni messe in atto per questa terza misura di investimento.

Le ondate di siccità, che più che ondate stanno diventando la prassi, portano crisi idriche con alti impatti negativi sulla produzione agricola.

Saranno inoltre misurati e monitorati i consumi attraverso l’installazione di contatori e di sistemi di controllo remoti, sia per gli usi privati che sulle reti collettive.

Entro settembre 2023 per tutti gli interventi finanziati dovranno essere definiti gli appalti pubblici.

4. PNRR e la depurazione delle acque reflue

La quarta misura infine riserva 600 milioni di euro per la depurazione delle acque reflue e il loro riutilizzo in agricoltura e manifattura, nonché il completamento delle reti fognarie non ancora ultimate.

Col PNRR si vuole portare avanti anche l'implementazione dell'innovazione tecnologica per ottimizzare e realizzare efficaci sistemi di depurazione.

L'investimento prevede che, laddove possibile, gli impianti seguiranno il modello “fabbriche verdi” per recuperare fanghi ed energia, riutilizzando le acque di scarico depurate per scopi irrigui o industriali.

Entro settembre 2023: dovrà essere effettuata la notifica relativa all'aggiudicazione degli interventi sulle fognature.

Il punto sul PNRR e il settore edile

Il settore delle costruzioni è un grande protagonista degli investimenti del PNRR: la transizione energetica passa anche, e in maniera importante, attraverso gli investimenti dedicati all'edilizia.

In un momento in cui è in corso un aumento della riqualificazione energetica degli edifici, il PNRR punta infatti molto su questo settore e rappresenta uno strumento utile per la transizione in atto e per supportare l’economia italiana insieme alle aziende e alla loro filiera.

Nel primo semestre dell’anno, il Governo ha raggiunto gli obiettivi PNRR, raggiungendo risultati sia ambientali che, nello specifico, energetici.

In materia di edilizia infatti sono stati diversi i risultati conseguiti: dalla proroga del Superbonus, alle Convenzioni PINQUA per la riqualificazione urbana e dell’abitare, fino alla semplificazione delle procedure per gli interventi di efficienza energetica e alla riforma degli appalti pubblici.

PNRR e proroga del Superbonus

Il Governo ha prorogato il Superbonus (con l’art. 1, comma 3, del Decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con la Legge n° 101/21). Ciò permette di continuare con le azioni di riqualificazione energetica degli edifici del nostro Paese.

PNRR ed efficientamento energetico

Per semplificare ed accelerare le procedure relative agli interventi di efficientamento energetico, il Governo ha avviato il Portale nazionale per l’efficienza energetica degli edifici, riformato il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica (con l’art.1 co. 514 legge 30 dicembre 2021 n. 234) e anche la disciplina del PREPAC (con l’art. 19 del Decreto-legge 1 marzo 2022 n.17).

PNRR e Convenzioni PInQuA

Il Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims), ha l'obiettivo di riqualificare i centri urbani, anche attraverso la riduzione del disagio abitativo e la promozione dell’inclusione sociale.

Sono state ammesse a finanziamento 271 proposte per un valore complessivo di 3.2 miliardi.

I fondi iniziali erano pari a 400 milioni di euro, ma con quelli messi a disposizione dal PNRR sono aumentati di 2,8 miliardi.

PNRR e riforma degli appalti pubblici

Durante i primi sei mesi del 2022, il Governo ha lavorato alla riforma degli appalti pubblici approvando la legge delega in materia di appalti pubblici, un settore che copre quasi il 10% del PIL nazionale.

Tale riforma ha l'obiettivo di ridurre i tempi di aggiudicazione degli appalti, oltre che favorire una maggiore digitalizzazione, qualificazione e diminuzione delle stazioni appaltanti (ad oggi sono circa 40mila).
La via verso una effettiva riqualificazione energetica e idrica del nostro Paese è ancora lunga, ma con gli interventi legati alla transizione in atto si iniziano a vedere i primi, seppur ancora abbozzati e non sufficienti, risultati.