Quali sono le novità nel settore mobility, soprattutto per quanto riguarda il contesto urbano? Vediamole insieme.

Che cos'è la mobilità urbana?

La mobilità urbana è lo spostamento di persone e merci nei contesti urbani, e quindi nelle città. La sua gestione è complessa, poiché è necessario considerare i vari fattori che la condizionano, che vanno dalle infrastrutture presenti alle tecnologie a disposizione, fino alle politiche e abitudini in atto.

Le sfide della mobilità urbana

Gli spostamenti nelle città portano con sé una serie di sfide che bisogna tenere in considerazione nella progettazione e gestione di una mobilità urbana.

Innanzitutto, la crescente urbanizzazione porta pressioni senza precedenti nelle città di oggi. 

Da un lato vi sono innovazioni tecnologiche nel settore dei trasporti, dall'altro una costante crescita della popolazione urbana e dall'altro ancora la capacità delle amministrazioni pubbliche di far fronte alle sfide pur avendo risorse limitate.

Le sfide con cui la mobilità urbana deve confrontarsi sono:

  • Salute pubblica 

  • Impatto ambientale 

  • Sicurezza pubblica 

  • Congestione 

 

Per quanto riguarda la salute pubblica, particolare attenzione va ai livelli di particolato microscopico causato dai gas di scarico dei veicoli.

Esso, come affermato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è capace di raggiungere la profondità delle vie polmonari e di entrare nel flusso sanguigno. Ciò causa diversi problemi, fra cui quelli cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratori, che possono causare danni gravi e letali.

L'impatto ambientale è l'altro punto fondamentale, poiché si stima che ben il 22% delle emissioni mondiali di CO2 è causata proprio dal settore dei trasporti.

Sono necessari investimenti importanti per migliorare il settore da questo punto di vista: dal potenziamento dei trasporti pubblici e della mobilità condivisa, all'implementazione di tecnologie innovative fino allo sviluppo di infrastrutture eco-efficienti.

Una mobilità non efficiente causa anche un aumento di incidenti stradali, più o meno gravi. La sicurezza pubblica diventa di fatto un tema di primaria importanza nella gestione e progettazione di una mobilità più smart.

Anche il tempo utilizzato durante i tragitti e gli spostamenti sono una sfida.

La congestione stradale è un problema sia per chi si sposta che per la produttività delle città stesse, poiché ne deriva un enorme spreco di tempo.

Ad esempio, lo studio Global Traffic Scorecard condotto da INRIX riporta che nel 2019 gli statunitensi hanno sprecato circa 99 ore all'anno nel traffico. Questo ha comportato una minore produttività per un costo totale di circa 88 miliardi di dollari.

 

Tecnologie efficienti a supporto della mobilità urbana di oggi
 

Oggigiorno esistono varie tecnologie che applicate alle infrastrutture urbane possono aiutare nel rendere gli spostamenti più efficienti, sicuri, ecologici e smart.

Alcune di queste sono:

  • i trasporti pubblici intelligenti, hanno lo scopo di conteggiare i passeggeri, rilevare le posizioni dei veicoli e comunicare i dati acquisiti;

  • le flotte intelligenti, possono inviare la propria posizione, analizzare i propri conducenti e infornare su eventuali danni al veicolo. Tra queste, i veicoli della polizia e vigili del fuoco, nonché treni, taxi o anche furgoni per le consegne; 

  • la pavimentazione intelligente, una tecnologia capace di monitorare le condizioni del traffico, della strada, il meteo, nonché inviare ai responsabili del traffico e agli automobilisti delle informazioni utili;

  • il parcheggio intelligente, indica agli automobilisti quali sono gli spazi disponibili, ottimizzando i tempi di ricerca;

  • la segnaletica stradale intelligente, capace di comprendere le condizioni del traffico e, a seconda delle esigenze e della congestione stradale, riprogrammarsi;

  • le videocamere intelligenti, tengono monitorato sia il traffico che la sicurezza pubblica. E in caso di problemi possono comunicare tempestivamente informazioni ai sistemi di trasporto;

  • l'illuminazione stradale intelligente, che può diminuire laddove non vi è movimento e quindi diminuire l'inquinamento visivo e avere un maggior risparmio energetico. È dotata di sensori, videocamere, microfoni, può registrare informazioni utili sia sul traffico che sulla sicurezza, nonché la qualità dell'aria;

  • gli incroci intelligenti, ottimizzano il traffico (sia automobilistico che pedonale) e rilevano eventuali rischi o incidenti nelle vicinanze;

  • il pedaggio intelligente, oltre ad accettare pagamenti elettronici, può attuare dei prezzi specifici per le strade congestionate o pedaggi a chilometro.

 

Una mobilità smart, permette quindi di realizzare sistemi di traffico intelligente, che può fra le altre cose far risparmiare ai pendolari decine e decine di ore l'anno.

Fra le tecnologie che vanno in aiuto della mobilità futura ci sono anche le applicazioni dedicate alla mobilità condivisa che permettono di organizzare al meglio e rendere più efficienti gli spostamenti delle persone.

Leggi anche: SHARING MOBILITY ed evoluzione nel settore dei trasporti - La mobilità del futuro sarà condivisa?
 

Mobilità e investimenti: dalla Commissione Europea al PNRR
 

 

La Commissione Europea, col piano "Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente", indica come attuare e raggiungere una mobilità ecologica, intelligente, resiliente, accessibile e sicura.

Si tratta di una strategia che comprende iniziative chiare e mirate per lo sviluppo della mobilità futura, per trasportare sia merci che persone in modo sostenibile.

Anche il PNRR riflette questi obiettivi, ponendo un focus importante sulla mobilità e disponendo una serie di investimenti dedicati a sviluppare una rete di infrastrutture di trasporto che sia anch'essa sostenibile, efficiente, digitale e interconnessa, quindi in poche parole, completamente smart.

L'obiettivo è quello di aumentare l’elettrificazione e la digitalizzazione dei trasporti, migliorando al tempo stesso la competitività del Paese.

Per approfondire, leggi anche: Il piano della commissione europea per una nuova mobilità, più sostenibile e intelligente

Sistemi e carburanti alternativi per la mobilità: la rivoluzione è iniziata

La mobilità non può definirsi sostenibile ed efficiente se non sarà alimentata da carburanti alternativi rispetto a quelli attuali altamente inquinanti.

Per carburanti alternativi s'intendono quei carburanti che non sono di origine fossile e fra questi vediamo:

  • i biocarburanti e carburanti biogeni, ossia quelli derivanti da piante non commestibili (a differenza di un tempo che si utilizzavano anche piante destinate all'alimentazione) che sono lavorate per la produzione di carburante;

  • l'idrogeno, che può essere ricavato dall’acqua. Perché si parli di mobilità sostenibile deve trattarsi però di idrogeno verde, ricavato tramite elettricità proveniente da fonti rinnovabili;

  • le e-fuels, sono gas o liquidi (quindi immagazzinabili e trasportabili) sintetizzati chimicamente da idrogeno e CO₂ e richiedono una grande quantità di energia elettrica per estrarre l'idrogeno per elettrolisi e trasformarlo nel prodotto finito. Anche in questo caso, se quest'ultimo proviene da fonti rinnovabili, allora riduce effettivamente le emissioni di CO2 rispetto ai combustibili fossili. 

 

Le e-fuels e la mobilità elettrica 

Uno degli aspetti più interessanti dei carburanti e-fuels è il fatto che possono essere utilizzati senza effettuare cambiamenti, sia del motore che delle infrastrutture di ricarica. 

Ma, non è così semplice. Infatti, i costi sono ancora elevati, così come anche il fabbisogno di elettricità che richiedono. 

Per cui al momento ha senso considerarli e applicarli in quei contesti dove non è possibile o è molto difficile un'elettrificazione diretta.

Per le auto, possiamo dire che la mobilità elettrica è al momento la modalità più efficiente e rispettosa del clima (soprattutto se l'energia utilizzata proviene non da fonti fossili ma da fonti rinnovabili).

D'altro canto, si stanno al tempo stesso sviluppando altre tecnologie e soluzioni che possono prendere piede nella mobilità futura. Ancora il quadro non è definito, ma la cosa certa è che la rivoluzione per una mobilità più sostenibile è iniziata.