In previsione della prima edizione della nuova K.EY, l’evento dedicato alle tecnologie, ai servizi e alle soluzioni integrate per la transizione energetica a Rimini dal 22 al 24 marzo, il Professor Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e del Comitato Tecnico Scientifico di K.EY, ha fatto il punto sulle energie rinnovabili e in particolare sulle installazioni solari in Italia e nel bacino del Mediterraneo.

A che punto siamo in Italia, nei Paesi Africani e in quelli del Bacino del Mediterraneo nello sviluppo delle energie rinnovabili e in particolare dell’energia solare?


Dopo oltre otto anni di stop, la crescita delle rinnovabili è ripartita anche in Italia.

Nei primi 11 mesi del 2022 sono stati infatti installati 2,2 GW fotovoltaici, il 160% in più rispetto all’anno precedente, e 0,46 GW eolici: seguendo questo ritmo è prevedibile che nei prossimi anni le rinnovabili vedranno una forte accelerazione.

In particolare, il solare nel 2023 potrebbe balzare a 4 nuovi GW per passare poi a 8 GW nel 2024. Ma è in tutta Europa che si osserva un forte risveglio.

Nel 2022 le installazioni solari sono infatti incrementate nella UE del 50% rispetto all’anno precedente arrivando ad un valore complessivo di 41 GW e quelle eoliche sono aumentate del 30% grazie a 15 nuovi GW.

La forte produzione di elettricità verde in Europa è stata molto utile per ridurre la dipendenza del gas russo. Secondo l’analisi di Ember, da marzo a settembre 2022, gli impianti eolici e quelli fotovoltaici hanno generato nella UE 39 TWh in più rispetto allo stesso periodo del 2021, consentendo un risparmio di 8 miliardi di metri cubi di gas per un valore di 11 miliardi €.

Se l’Europa corre, anche l’Africa sta iniziando a muoversi, pur rappresentando ancora solo il 3% della capacità di generazione di rinnovabile installata nel mondo.

In particolare, l'Africa meridionale primeggia con 17 GW, circa un terzo del totale dell'Africa, seguita dal Nord Africa con 12,6 GW.

Il continente potrebbe quindi beneficiare della generazione di elettricità verde per lo sviluppo locale diventando in questo modo un partner importante nella transizione energetica europea.