La Commissione europea ha definito una strategia che comprende iniziative chiare e mirate per lo sviluppo nei prossimi anni di una mobilità sostenibile e smart, per spostare merci e persone in modo sano, efficiente ed ecologico.

 
Il piano dell’UE Sustainable and Smart Mobility Strategy” definisce la strategia da attuare per raggiungere una mobilità ecologica, intelligente, resiliente, nonché accessibile e sicura.
Il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, ha dichiarato: "Per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati, le emissioni del settore dei trasporti devono registrare una chiara tendenza al ribasso. La strategia da attuare cambierà il modo in cui le persone e le merci circolano in tutta Europa e renderà facile mixare diverse modalità di trasporto in un unico viaggio. Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per l'intero sistema dei trasporti in modo da garantire una ripresa sostenibile, intelligente e resiliente dalla crisi della pandemia COVID-19".
 
Poiché le emissioni dei trasporti incidono per circa un quarto di quelle totali relative ai gas serra dell'UE, questa strategia rientra nel macro-obiettivo della neutralità climatica fissata per il 2050 come indicato nel Green Deal europeo.
 
La nuova mobilità, perché sia effettivamente sostenibile e smart, necessita di azioni mirate sulle quali la strategia europea ha individuato 10 settori d’intervento per un totale di 82 iniziative. Di seguito vediamone alcune.
 
 

Mobilità ecologica

Le aree d’azione indicate sono molteplici, fra cui:
 
  • rendere più ecologico il trasporto delle merci (es. attuando quanto definito dall’UE, che richiede che la maggior parte del trasporto merci su strada avvenga tramite ferrovie e vie navigabili);
     
  • rendere più sana la mobilità urbana e interurbana (es. sviluppando maggiori infrastrutture per una mobilità ciclabile e potenziare il traffico ferroviario ad alta velocità nei prossimi 10 anni, così come i progetti di mobilità condivisa);
     
  • favorire lo sviluppo di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio (es. puntando sull’aumento delle infrastrutture installando 3 milioni di punti di ricarica pubblici entro il 2030);
     
  • realizzare aeroporti e porti a emissioni zero (es. attraverso nuovi progetti mirati alla promozione e sviluppo di una effettiva sostenibilità del trasporto aereo e dei combustibili marittimi);
     
  • offrire maggiori incentivi agli utenti e tagliare le sovvenzioni ai combustibili fossili (es. fissando il prezzo del carbonio e attuando il principio di “chi inquina paga” in tutte le modalità di trasporto, ricorrendo a una tariffazione stradale intelligente che si basi sulla distanza, sul tipo di veicolo e sul tempo di utilizzo).

 

Mobilità Smart

La digitalizzazione, unita a sviluppo e innovazione, permetteranno di rendere la mobilità più intelligente. Alcuni degli interventi proposti al riguardo sono:
 
  • sviluppare l'uso dell'intelligenza artificiale (es. aumentando i dati sulla mobilità utilizzando maggiormente l’uso dei droni);
  •  
  • sviluppare una mobilità automatizzata (es. permettendo ai passeggeri e alle merci di utilizzare modalità più smart per viaggi multimodali e multitrasporto, come la bigliettazione automatizzata per diverse tipologie di trasporto).
 
 

Mobilità resiliente

La strategia sulla Mobilità resiliente mira a:
 
  • favorire una mobilità equa, giusta e accessibile per tutti (es. favorire prezzi più contenuti nei trasporti e porre attenzione anche alle regioni rurali e più remote);
 
  • modernizzare i mezzi di trasporto (es. puntando su maggiori investimenti, sia pubblici che privati entro il 2030).
 
 

 
 

Le tappe in sintesi

La transizione verso una mobilità più sostenibile si sviluppa attraverso i seguenti scenari:
 
Entro il 2030
  • 100 città europee diventano a zero impatto climatico;
     
  • raddoppia il traffico ferroviario in tutta Europa;
     
  • nelle strade europee si vedono circolare almeno 30 milioni di auto a emissioni zero;
     
  • i viaggi collettivi su percorsi inferiori a 500 km sono a emissioni zero;
     
  • la mobilità automatizzata è ormai diffusa;
     
  •  le navi a zero emissioni sono pronte per il mercato

Entro il 2035
  • gli aeromobili di grandi dimensioni a zero emissioni sono pronti per entrare nel mercato
 
Entro il 2050
  • le automobili, gli autobus e i veicoli pesanti sono ormai quasi tutti a zero emissioni;
     
  • il traffico merci su rotaia è raddoppiato;
     
  • una rete transeuropea di trasporto multimodale (TEN-T) è operativa per trasporti sostenibili e intelligenti
 
Grazie alle nuove politiche comunitarie, siamo in un momento storico che offre l’opportunità di rendere sia le infrastrutture che i trasporti più moderni ed ecologici, rendendoli non solo più sostenibili ma anche più efficienti e competitivi sul mercato.
 

IL PNRR italiano

Il Governo ha trasmesso il giorno 25 aprile 2021 al Parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il governo intende aggiornare e perfezionare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile; ambiente e clima; idrogeno; automotive; filiera della salute. Il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

l Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile 2021. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.
 
Il Piano si organizza lungo sei missioni.
 
La Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica: si struttura in 4 componenti ed è volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana coerentemente con il Green Deal europeo.
Comprende interventi per l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare, programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili, lo sviluppo della filiera dell’idrogeno e la mobilità sostenibile.

La sotto missione specifica, intitolata Transizione energetica e mobilità sostenibile stanzia complessivamente 25,3 miliardi, di cui 8,5 miliardi per un trasporto locale più sostenibile.
 
La terza missione è specificatamente dedicata alle “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” e stanzia complessivamente 31,4 miliardi. Il suo obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese.