È possibile diffondere il fotovoltaico sui tetti nei territori comunali senza soccombere alla burocrazia? La risposta è sì. Il fotovoltaico sui tetti si può fare, perfino in città ricche di bellezze artistiche e culturali. Il primo documento presentato da ITALIA SOLARE ha come protagonista Roma e aiuterà ad orientarsi tra la normativa senza soccombere alla burocrazia

 

La semplificazione normativa oggi permette di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni senza alcun iter autorizzativo. Questo grazie all’articolo 9 del Decreto legge n. 17 del marzo 2022 recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili per il rilancio delle politiche industriali” che assimila l’installazione di impianti fotovoltaici a interventi di manutenzione ordinaria e pertanto “non sono subordinati all’acquisizione di alcun atto di assenso” spiega Emilio Sani, Consigliere di ITALIA SOLARE.

La novità è stata presentata a Roma da ITALIA SOLARE, l’associazione di riferimento del fotovoltaico italiano ITALIA SOLARE, in incontro organizzato in collaborazione con Roma Capitale e con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale dove è stato presentato il documento Solare sui tetti di Roma. Il punto sulla semplificazione delle procedure, nato per sostenere coloro che vogliono installare impianti fotovoltaici sui tetti della città e necessitano di informazioni semplici sulla normativa in vigore.

All’interno del documento di ITALIA SOLARE, si chiarisce bene il ruolo dello strumento urbanistico, che può, con giustificazione, imporre specifiche tecniche o limiti a tutela di interessi prevalenti, come quello alla sicurezza.

Per i beni di interesse culturale, appartenenti a soggetti privati senza scopo di lucro o a soggetti pubblici, se la verifica esclude l’interesse culturale, è possibile procedere in edilizia libera, altrimenti è essenziale richiedere il nullaosta della Soprintendenza, successivamente è possibile procedere in edilizia libera.

Si legge nel documento: “Gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici di qualsiasi dimensione su edifici e manufatti fuori terra, con qualunque modalità (integrati, parzialmente integrati, inclinati su tetti piani, in facciata etc…) sugli edifici e sulle strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici e la realizzazione delle opere funzionali alla connessione alla rete nelle aree di pertinenza sono considerati interventi di manutenzione ordinaria e, salvo le specifiche eccezioni previste, non sono subordinati all’acquisizione di qualsivoglia atto di assenso."

Si potrà dunque procedere in tali termini con il regime di attività edilizia libera che non richiede autorizzazioni o comunicazioni. A Roma queste condizioni riguardano circa il 95% del territorio comunale e dunque ci troviamo di fronte a una semplificazione di grande portata per la realizzazione del solare sui tetti degli edifici.

Rimangono in vigore i criteri di tutela e integrazione dei pannelli solari stabiliti dal piano regolatore per gli edifici e le aree ricomprese nella Carta della Qualità e l’eccezione della necessità di ottenere, fra gli atti di assenso”.

Garantire e facilitare l’accesso a fonti rinnovabili è un passo fondamentale per accelerare la transizione verso le energie alternative alle fossili, nel tentativo di avvicinare più possibile gli obiettivi di decarbonizzazione fissati al 2030.