Anche gli edifici rientrano nel percorso di decarbonizzazione che rappresenta oggi un traguardo necessario per superare la crisi climatica e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati per i prossimi anni.

 
 
Quando si parla di efficienza e riqualificazione energetica, il patrimonio edilizio rappresenta una delle sfide principali su cui si andrà ad agire nei prossimi anni.
Per raggiungere più velocemente la decarbonizzazione di questo settore, si sta ponendo particolare attenzione alla sostenibilità degli edifici, con un focus importante sugli aspetti di efficienza energetica e sull’uso delle energie rinnovabili.
 
Il settore edile è responsabile di circa il 40% dei consumi energetici, il 50% delle materie prime estratte e il 35% dei rifiuti complessivi dell'UE. Tutti elementi che vanno a impattare notevolmente sia sugli ecosistemi esistenti che sull’ambiente circostante, aggravando il problema globale del cambiamento climatico. E’ evidente dunque come diventi fondamentale ripensare al modo in cui gli edifici vengono progettati oltre che vissuti.

In Italia uno strumento a favore di questi interventi è attualmente il cosiddetto Superbonus 110%, che però di per sé non può ritenersi sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione prefissati.
Quali sono dunque altri possibili strumenti e azioni concrete su cui il nostro Paese può puntare per la decarbonizzazione del settore edile?
 
 

La valutazione del ciclo di vita degli edifici

Per misurare la sostenibilità di un edificio, è fondamentale considerare non solo le emissioni operative degli edifici, ossia quelle relative all'energia utilizzata per il funzionamento degli edifici stessi, ma anche le cosiddette emissioni incorporate, ossia quelle connesse alla fase di produzione, trasporto, costruzione e smantellamento delle costruzioni.
 
Una serie di indicatori chiave di performance sono stati stabiliti dal quadro Level(s), ossia lo strumento lanciato dalla Commissione europea per misurare e valutare i livelli di sostenibilità degli edifici in tutta Europa. Attraverso questi indicatori è possibile monitorare le varie fasi di un progetto edilizio e considerarne le emissioni derivanti dal suo intero ciclo di vita.


EDIFICI NZEB – Nearly Zero Energy Building

Gli NZEB - Nearly Zero Energy Building – sono edifici ad altissima prestazione energetica all’interno dei quali si ricorre alle fonti rinnovabili per coprire il fabbisogno energetico, che comunque è molto basso. Sono realizzati secondo i principi di una progettazione  bioclimatica, grazie alla quale l’edificio è integrato nel contesto circostante ed è in grado di sfruttare le risorse naturali per il proprio fabbisogno energetico, oltre che utilizzare all’interno la domotica e le tecnologie avanzate per monitorare i propri consumi energetici.

L’efficienza energetica in questi casi è dunque molto elevata, perciò il tema degli NZEB diventa importante quando si parla di decarbonizzazione ed efficienza del settore edilizio.
 

Autoproduzione e consumo collettivo di energia

Di fondamentale importanza è incentivare la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili, favorendo la realizzazione di comunità energetiche e coinvolgendo in questo le abitazioni singole, i condomini, le aziende e gli edifici pubblici, così come promosso dal decreto del Mise e dall’UE.
 
 
 
 

Finanza Sostenibile

Gli investimenti e fondi previsti per raggiungere la decarbonizzazione al 2050 sono senza precedenti e il Forum per la Finanza Sostenibile - che da vent’anni promuove l’Investimento Sostenibile e Responsabile (SRI) – individua, tra i settori cruciali identificati dalla Commissione Europea su cui orientare gli investimenti per la ripresa e per la resilienza, proprio l’edilizia eco-compatibile.
 
Per rendere concreto questo percorso è necessario che vi sia inoltre una visione complessiva e condivisa dai vari attori – pubblici e privati – che operano nell’edilizia, basata su logiche di un’economia circolare e decarbonizzata che potranno rendere questo settore più produttivo, competitivo e sostenibile.
 

Il PNRR

All’interno del PNRR la Misura M2C3: EFFICIENZA ENERGETICA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI prevede come obiettivi:
 
  • L’aumento dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato;
  • Lo stimolo agli investimenti locali, creazione di posti di lavoro, promozione della resilienza sociale ed integrazione delle energie rinnovabili.
     
In particolare, la componente è costituita da tre linee:
 
  • Attuazione di un programma per migliorare l'efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • Introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l'adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi;
  • Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.
     
Il quadro delle misure e risorse prevede 15,2 miliardi di euro di impegno suddivisi fra:
  • Efficientamento energetico edifici pubblici (1,21 miliardi di euro);
  • Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica (13,81 miliardi di euro);
  • Sistemi di teleriscaldamento (0,2 miliardi di euro).